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Pubblicato il 3 Novembre 2023 | di Redazione

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Acate in festa, bentornato a casa Elio

Nell’ “annus horribilis” il lieto fine non era scontato. E Acate ha potuto finalmente far festa. Nella notte del 18 luglio scorso lo studente Elio Liardo, 22 anni, rimase vittima di un gravissimo incidente stradale in moto mentre da Marina di Acate stava ritornando nella propria abitazione di via Roma. La sua Honda 750, per cause ancora in corso di accertamento, era finita contro una recinzione alla periferia della frazione balneare.

Si temette subito per la sua vita, ma finalmente nei giorni scorsi ha potuto lasciare l’ospedale “San Marco” di Catania e tutta Acate lo ha riabbracciato con una maxi festa in strada.

«Di quella notte – afferma Elio – non ricordo proprio nulla. Come avevo fatto tante altre volte ritornavo ad Acate dopo avere conciliato mare e studio. Si fa in fretta a definire autonomo l’incidente, ma chissà, un mezzo, un animale, potrebbe avermi fatto perdere il controllo della moto. Mi hanno riferito poi che sono stati due giovani immigrati che transitavano a piedi a chiedere aiuto a un residente e a chiamare i soccorsi. Sono stato trasportato a Vittoria e dopo le prime cure mi hanno trasferito con l’elisoccorso al “Cannizzaro” di Catania e da lì al “San Marco”, dove ho trascorso per intero i mesi di luglio e agosto, assistito da luminari della chirurgia maxillo facciale».

La mamma di Elio, Giovannella La Lisa, insegnante di scuola primaria, riconosce nella guarigione del figlio il segno della benevolenza divina: «In tanti momenti – dice – lo sconforto aveva preso il sopravvento. Basti pensare che il medico del “Guzzardi” che per primo lo visitò ci fece coraggio e senza mezzi termini ci sussurrò di affidarci a Dio: da quel momento non cessammo di sperare in un miracolo. Dobbiamo ringraziare i “due angeli” che si sono accorti della sua presenza e poi tutti i sacerdoti che hanno promosso una catena di preghiera smuovendo le suore di clausura, le Carmelitane e tanti sacerdoti: don Fabio Stracquadaini, don Vincenzo Guastella, don Giuseppe Raimondi, don Girolamo Bongiorno, il parroco don Mario Cascone».

La vostra è stata sempre una famiglia di credenti. «Noi abbiamo riscoperto la presenza di Dio nella nostra vita e lo abbiamo riconosciuto in tutte le persone che ci sono state vicine in questi mesi di sofferenza e di attesa. Ritengo che Elio sia rinato grazie a un dono e siamo vicini ai familiari degli altri giovani che non ce l’hanno fatta».

Salvatore Liardo, il padre, sottufficiale dell’Esercito: «Sì, è stato un miracolo constatare che dopo cinque giorni Elio si sia svegliato dal coma. Il professore Alberto Bianchi, che da 37 anni si occupa di crani fracassati a causa di incidenti stradali, mi ha rivelato che non gli era mai capitato di vedere pazienti senza alcun danno e non sapeva spiegarselo. Le sue parole hanno rafforzato la mia convinzione dell’intervento divino».

Il giovane studente universitario, che tra alcuni giorni dovrà sottoporsi a una nuova operazione per la ricostruzione dello zigomo. Quale messaggio vuoi trasmettere ai giovani?

«Di essere sempre prudenti alla guida e di usare il casco».

Emanuele Ferrera


Autore

"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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