Vita Cristiana

Pubblicato il 10 Marzo 2017 | di Redazione

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Il Gesù Bambino di Praga accolto nella nostra Diocesi

Il 18 e il 19 febbraio abbiamo accolto nella nostra diocesi la statua di Gesù Bambino di Praga proveniente dal santuario di Arenzano (in provincia di Genova). La peregrinatio ha coinvolto le comunità dei frati e delle monache della nostra diocesi, l’ospedale Civile di Ragusa e le chiese Sacro Cuore di Vittoria, Santa Maria delle Stelle di Comiso e per concludere la cattedrale San Giovanni Battista di Ragusa.

In ogni comunità si è svolta una solenne celebrazione eucaristica seguita dalla benedizione dei bambini e dall’unzione con l’olio benedetto di Gesù Bambino, in uso al santuario di Arenzano fin dalla sua fondazione (1904-1908). È olio di oliva, benedetto il 25 di ogni mese ed è chiamato anche “olio della lampada” perché una parte di quest’olio alimenta la fiamma che arde incessantemente davanti all’immagine di Gesù Bambino, segno della preghiera ininterrotta che da tante parti del mondo sale al Piccolo Re in favore dei bisognosi e dei sofferenti nel corpo e nello spirito.

La devozione a Gesù Bambino è profondamente radicata nella spiritualità biblica e nella tradizione patristica e medievale della Chiesa. Ed è caratteristico del Carmelo teresiano collocare al centro della sua pietà i misteri di Cristo presentati dalla Sacra Scrittura e dall’insegnamento della Chiesa.

Santa Teresa di Gesù e San Giovanni della Croce fondatori dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, hanno cercato di penetrare sempre più a fondo nel mistero dell’Incarnazione, servendosi di rappresentazioni figurative di Gesù Bambino, pervenendo così a un rapporto sempre più intimo con Cristo, considerato nella sua santissima umanità. E hanno invitato religiosi e religiose a venerare Gesù nell’immagine della sua infanzia e ad aprire le porte delle loro chiese e dei monasteri per accogliere graziose statuette di Gesù Bambino, vestito – come era gusto dell’età barocca – di abiti sgargianti e preziosi.

La devozione a Gesù Bambino divenne così patrimonio comune del Carmelo.

La statua più celebre è stata donata ai Carmelitani di Praga nel 1628 dalla principessa Polissena Lobkowitz, grande benefattrice. Essa raffigura Gesù Bambino in abiti regali, con la corona in testa e con la mano destra nel gesto di benedire.

Davanti a questa immagine un numero sempre crescente di persone ha elevato le sue preghiere ricevendo conforto, grazie e miracoli e in poco tempo cresce sempre più tale devozione.

Il culto a Gesù Bambino giunse ad Arenzano nel 1900, grazie a un piccolo quadro esposto dai Carmelitani nella loro chiesetta. Questo semplice atto di pietà dette avvio a uno straordinario movimento di devozione, accompagnato da grazie e miracoli. Così nel 1902 il quadretto fu sostituito da una statua simile a quella di Praga: alta 52 cm, rivestita di velluto rosso e ornata di ricami d’oro.

Ma l’afflusso sempre più crescente dei devoti spinse alla costruzione del santuario iniziato nel 1904 e inaugurato nel 1908. Eretto a basilica nel 1928, è tuttora meta di numerosi pellegrini che giungono da tutto il mondo.

Lo scopo ultimo di ogni devozione è quello di “devolvere” il credente a Dio plasmandone pensieri, affetti e azioni a somiglianza della figura che contempla e venera. Questa rassomiglianza non è certo frutto del solo sforzo umano ma è, soprattutto, azione dello Spirito Santo che conduce il credente devoto a una progressiva nuova identità. Questa trasformazione è chiamata “rinascita spirituale”. Se essa si attua, allora il devoto stesso, nel suo animo e nella sua condotta, diviene l’icona più bella e vera di Gesù Bambino, Figlio di Dio e figlio dell’uomo, umile e nascosto Signore, Piccolo Re.

Valentina Di Natale

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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