Pubblicato il 22 Aprile 2024 | di Redazione
0Creare casa, le testimonianze di una coppia e di un seminarista
Si è svolta a Comiso la veglia di preghiera promossa dal Centro diocesano vocazioni in occasione della Giornata Mondiale per le Vocazioni che ha lanciato il tema del “Creare Casa”, prendendo spunto dall’esortazione Christus Vivit di Papa Francesco.
Il momento di preghiera ha avuto al suo interno due testimonianze; Alessia e Titta, una coppia di giovani sposi, hanno tracciato la loro storia di amore vissuta nella quotidianità, ma anche nella fatica con un continuo affidamento a Gesù in modo particolare nel dolore in cui la chiave per aprire e creare la loro casa è stata mettere l’Amore al primo posto.
La seconda testimonianza è stata quella di Andrea un giovane seminarista che ha trovato la sua casa nella comunità parrocchiale (lì dove è nata la sua vocazione al sacerdozio) capace di accoglienza, preghiera e accompagnamento.
La tematica che l’Ufficio Nazionale per la pastorale delle vocazioni ha proposto in occasione della 61esima Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni intende cogliere l’invito di Papa Francesco a creare ambienti adeguati nei quali sperimentare il miracolo di una nuova nascita. «Fare “casa” – si legge nella Christus vivit – è imparare a sentirsi uniti agli altri al di là di vincoli utilitaristici e funzionali, uniti in modo da sentire la vita un po’ più umana. Creare casa è permettere che la profezia prenda corpo e renda le nostre ore e i nostri giorni meno inospitali, meno indifferenti e anonimi. È creare legami che si costruiscono con gesti semplici, quotidiani e che tutti possiamo compiere. Così si attua il miracolo di sperimentare che qui si nasce di nuovo perché sentiamo efficace la carezza di Dio che ci rende possibile sognare il mondo più umano e, perciò, più divino».
L’invito a “creare casa” conduce alle radici della fede e riporta agli inizi della Chiesa nella quale da subito i primi credenti si sono adoperati per creare spazi di condivisione della vita nei quali poter sperimentare «la gioia di una casa comune: una domus ecclesiae.