Cultura

Pubblicato il 23 Novembre 2016 | di Gian Piero Saladino

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“UN CASO AVIS” di Franco Bussetti

Il prossimo 25 novembre, alle 17.30, nella Sala Consiglio della Camera di Commercio di Ragusa, verrà  presentato il volume “Un Caso Avis“, a cura di Franco Bussetti, Segretario dell’AVIS provinciale di Ragusa e già Consigliere Nazionale dell’Associazione. Si riporta qui di seguito un’anticipazione della pagina curata da Gian Piero Saladino per illustrare alcuni punti salienti di un lavoro di notevole pregio culturale per l’intera comunità ragusana.

In un contesto di profondi e repentini cambiamenti, che sollecitano il Volontariato a “cooperare per competere” nella società liquida e selettiva, diventa sempre più necessario e vitale conoscere la realtà di riferimento di organizzazioni di volontariato essenziali per la sanità pubblica, come l’AVIS.

Altrettanto utile è comprendere le dinamiche e i meccanismi operativi che possono assicurare il successo di questa Associazione; riflettere sulle tendenze rilevanti per la sua credibilità interna ed esterna; alimentare le motivazioni dei portatori di interesse diretto (shareholders) e indiretto (stakeholders); coglierne bisogni e desideri per garantire attrattività al sistema associativo e coesione fra le sue componenti; promuovere e maturare una condivisione di valori e di buone prassi per far assumere impegni alle persone, farle partecipare attivamente e far render conto dei risultati conseguiti.

avis2Tutto questo, in sintesi, emerge dalla preziosa fatica di Franco Bussetti, in questa “guida da viaggio” alla scoperta del pianeta Avis della Provincia di Ragusa: uno strumento veloce, chiaro ed efficace per conoscere, capire e agire rivolto a tutti, e specialmente agli attuali e futuri soci e dirigenti delle unità associative “avisine”, che possono trovarvi riferimenti utili per “farsi un’idea”, non superficiale, a partire dalla quale valutare o farsi valutare anche in futuro.

È chiara l’idea di un’Avis come sistema di relazioni feconde, per il quale diventa necessario lavorare sul piano della buona comunicazione interna ed esterna, come fattore “energizzante” dell’efficienza ed efficacia associativa al servizio della salute dei cittadini.

È chiara l’idea che il sistema ha assunto sempre più i connotati di una rete a matrice, più che di un sistema organizzativo gerarchico-funzionale, residuo di una concezione e di una prassi proprie del secolo scorso, tuttora purtroppo presente nelle realtà meno evolute specie in altri territori.

È chiara la dinamica di cambiamento innestata nelle Avis della Provincia di Ragusa, per il miglioramento delle performance, la qualità e l’eccellenza, che rendono strategico il valore della formazione per l’apprendimento continuo e a tutti i livelli, per garantire i requisiti previsti dalla legislazione di riferimento e dalle aspettative dei donatori, degli utenti e delle classi dirigenti pubbliche (Istituzioni) e private (Sponsor).

È chiaro l’accento sull’evoluzione del sistema organizzativo, chiamato a raccogliere la sfida della “razionalizzazione per l’efficientamento”, senza tuttavia snaturare lo spirito volontaristico e l’entusiasmo di partecipazione civile che hanno sempre contraddistinto le Avis della provincia di Ragusa. E, al riguardo, emerge chiaro il valore strategico della cultura e della prassi manageriale –  dalla programmazione al controllo, dalla tecnologia alle competenze della risorsa umana impiegata – pur ispirato sempre ai valori della gratuità, volontarietà e solidarietà.

È chiara la centralità di un rapporto aperto e proattivo con l’ambiente esterno, dei contesti territoriali, della “customer satisfaction” come bussola dell’agire associativo, e del “just in time” come capacità di risposta immediata e puntuale alle richieste del sistema sanitario nazionale.

Emerge in filigrana anche il “NO” ad eventuali tentazioni di deriva industrialista e tecnocratica nella gestione della realtà avisina, che potrà salvaguardare nel tempo lo spirito originario se saprà rilanciare con entusiasmo, grazie a una dirigenza associativa qualificata e matura, la “mappa dei valori” dell’Avis, la prassi di sistema a rete, la buona comunicazione, la formazione continua e la managerialità delle prassi.

In altri termini, l’unione continuerà a fare la forza se sarà fondata, oltre che sulla “buona volontà”, anche sulla cultura e sulla scienza poste al servizio dell’Uomo: il cuore e la mente insieme, sempre, contro l’egoismo umano!

 

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Autore

(1961) Direttore della Scuola "F. Stagno D'Alcontres" di Modica, sede decentrata UNIME - Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale - ideatore e coordinatore scientifico di Corsi di perfezionamento e aggiornamento post-laurea per operatori sociali (www.unimodica.it), da 37 anni è anche Responsabile della Formazione e Comunicazione di Sicindustria Ragusa. Co-fondatore della Scuola dei Beni Comuni di Ragusa, per 9 anni ha diretto l’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali. Già Portavoce del Sindaco di Ragusa e Dirigente della Comunicazione Istituzionale del Comune di Ragusa, è stato Presidente dell’AVIS provinciale di Ragusa, Consigliere Nazionale dell'A.I.F. (Associazione Italiana Formatori) e Presidente del MEIC diocesano di Ragusa. Scrive articoli e brevi saggi di argomento politico, economico, sociale e religioso.



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