Pubblicato il 29 Aprile 2019 | di Agenzia Sir
0La “paci” anche con una settimana di ritardo è stata un tripudio di fedeli
Era tutto pronto per la processione del Cristo Risorto e della Vergine Annunziata che, a Comiso, non si era potuta tenere domenica scorsa a causa delle avverse condizioni atmosferiche, soprattutto per il forte vento che ha addirittura disancorato buona parte delle luminarie esistenti. È stata la seconda domenica di Pasqua, dunque, a fare da cornice a un evento molto atteso dai comisani con la prima “paci” tenuta in piazza Santissima Annunziata. Il rito poi è poi proseguito per l’intera giornata. “Il vento – ha scritto in un messaggio ai fedeli l’arcidiacono parroco della basilica dell’Annunziata, il sacerdote Girolamo Alessi – ha causato significativi danni alle luminarie approntate per la festa dalla ditta Faniuolo di Putignano a cui va la nostra solidarietà. Un ringraziamento speciale, poi, alla polizia municipale di Comiso che per tutta la giornata è stata presente per vigilare sull’incolumità dei cittadini, alle forze dell’ordine, carabinieri e polizia, presenti nei momenti difficili della giornata per garantire la sicurezza, alla protezione civile di Comiso, ai responsabili degli uffici comunali di competenza, agli operai del Comune, a chi presente si è reso utile in qualche modo, alle bande di Comiso “Pulvirenti”, “Diana” e Kasmeneo” per l’offerta gratuita del suono dell’Alleluja, alle ditte e alle associazioni coinvolte in programma per la disponibilità a spostare di data il loro servizio, al cuore grande del nostro sindaco Mariarita Schembari che è stata al nostro fianco momento dopo momento, alle varie comunità parrocchiali e ai tantissimi che ci hanno espresso la loro solidarietà. Ma il grazie più sentito va al comitato della festa di Pasqua e ai portatori dei simulacri, ragazzi, giovani e meno giovani, che, messa da parte la delusione per avere visto sfumare tutto l’impegno e il lavoro per preparare la festa, si sono dati da fare e non si sono risparmiati per cercare di rendersi utili per la sicurezza pubblica”. La sera prima intanto, in basilica, è stata celebrata l’Eucaristia insieme con i sacerdoti della comunità dell’Annunziata. Alla fine della messa la benedizione delle mamme in attesa, la benedizione e la consegna delle icone di ceramica di Caltagirone della Madonna Annunziata. Ancora domenica la celebrazione eucaristica nella quale è stato chiesto il dono della “pace” per le famiglie e sono state festeggiate le coppie di sposi che hanno celebrato quest’anno il 25esimo e il 50esimo anniversario di matrimonio. Alla fine della messa, benedizione dello stemma della basilica scolpito su legno di carrubo e dorato in foglia oro zecchino dal prof. Pietro Sia e offerto in dono quale testimonianza di devozione assieme alla moglie, professoressa Giuliana Mastragostino, discendente della famiglia Iacono Caruso che ha contribuito a rendere più bella e accogliente la Basilica. Alle 21 poi in programma la preghiera dinanzi ai simulacri di Gesù Risorto e della Vergine Annunziata. Nella scaletta dei festeggiamenti in piazza Maria Santissima Annunziata, poi, la spassosissima commedia dal titolo “Amara cu mori” di e con Turi Seminara e la sua compagnia teatrale. Domenica 28 aprile, dopo il suono festoso delle campane e lo sparo di salve a cannone ci sono state le sante messe alle 8 e alle 11.30. Alle 9, le bande musicali hanno percorso le vie della città: alle 10 la solenne celebrazione eucaristica e l’uscita dei simulacri di Gesù Risorto e di Maria Santissima Annunziata, salutati dalla folla festante e dallo spettacolo di fuochi e colori.