Pubblicato il 16 Ottobre 2024 | di Redazione
0Apre il circolo di lettura a Vittoria
Dall’esigenza di rispondere alle crescenti sacche di povertà culturale e alla sete di condivisione autentica, nasce a Vittoria il Circolo di Lettura – “Un tempo per l’anima”, un’iniziativa promossa dall’Ufficio per la cultura della Diocesi di Ragusa, dall’Associazione “Calicantus APS”, dall’Ottica Marchi e dalla Libreria Mondadori di Vittoria, in collaborazione con il Comune di Vittoria (Assessorato alle Politiche sociali e alla Pubblica Istruzione, Assessorato alla cultura), la Pro Loco Vittoria. Hanno altresì aderito all’iniziativa Antea, Il Filo di seta, Per andare oltre APS, Lions Club, Convegno di cultura Maria Cristina, Kiwanis, Innerwheel, insieme per il Diabete, Italia nostra, Soroptimist, A.P.T., Cittadinanzattiva, Petali Rosa.
L’inaugurazione si terrà il 17 ottobre alle ore 17.30 nel giardino di Palazzo Iacono (Vittoria). Dopo i saluti del sindaco di Vittoria Francesco Aiello, dell’Assessore alle politiche sociali e alla Pubblica Istruzione Francesca Corbino, del direttore dell’Ufficio diocesano per la cultura Don Biagio Aprile e del presidente della Pro Loco Vittoria Rosario Giarratana, interverranno l’optometrista Daniela Marchi, la prof.ssa Vincenzina Guglielmino, la dott.ssa Rossella Affé e l’avv. Patrizia Romano. A moderare l’incontro il vice direttore dell’Ufficio diocesano per la cultura e presidente dell’Associazione Calicantus Giuseppe Di Mauro.
IL PROGETTO
Mai come oggi si percepisce una sete di contatti umani autentici e di espressione libera di verità e di bellezza, nel contesto di una “tecnosfera” globalizzata che, se da un lato favorisce scambi e relazioni, dall’altro pone una dura sfida all’interiorità e agli stessi sensi dell’uomo. L’avvento delle tecnologie digitali ha aperto mondi inediti, eppure, attraverso una cattiva governance degli stessi mezzi non sempre al meglio progettati, rischia di soffocare la dimensione spirituale dell’essere umano, fatta di intrecci tra cielo e terra, spirito e materia, anima e carne, persona e società. E allora rispondere costruttivamente e dialogicamente alle inevitabili correnti della post-verità, della post-esperienza e, perché no, della post-umanità, potrebbe divenire una possibilità di reinventare il futuro.
L’ascolto, la meditazione, la condivisione di opere letterarie classiche e contemporanee ove confluisce la complessità dei vissuti umani potrebbe costituire – nel senso prima indicato – una risorsa preziosa di interpretazione della realtà e l’occasione di rinsaldare legami solidali. E, nell’ipotesi migliore, potrebbe pure divenire il motore di una cittadinanza attiva attenta alle diversità e all’integrazione delle minoranze più deboli.
Il Circolo intende rispondere all’esigenza di colmare alcuni vuoti particolarmente avvertiti, determinati da una grave povertà culturale e dal desiderio di vivere esperienze di condivisione autentica, attraverso la valorizzazione di quanto di buono, di bello e di vero sia presente nella letteratura e nelle diverse forme di espressione umana. Si propone, pertanto, di coltivare letture dedicate a un autore, un genere o ad argomenti specifici, è aperto a tutti, lettrici e lettori giovani e adulti, valorizza la lettura e la discussione come strumento di apertura agli altri e di dialogo tra diverse visioni e scritture del mondo.
Quale nota caratteristica, il presente Circolo intende promuovere particolarmente i giovani e la loro capacità di critica e di libera creatività, pertanto assumerà la forma che essi stessi potranno decidere di dare, rispettandone le finalità di fondo.
IL METODO
Il Circolo vuole essere un “cantiere culturale” aperto e dinamico, capace di adattarsi ai contesti e alle situazioni. Un cantiere culturale è un centro aggregativo che sia da un lato ricettacolo delle problematiche umane e sociali più scottanti, dall’altro propulsore di iniziative capaci di costruire legami tra i soggetti e animare il vissuto culturale cittadino.
All’interno del Circolo ciascuno legge in proprio il libro o i libri scelti e successivamente, nel corso dell’incontro comune, si avvia la discussione. Possono essere, comunque, realizzate letture collettive ad alta voce all’interno del gruppo. Si possono anche organizzare visioni di trasposizioni cinematografiche e teatrali dei libri in discussione; blog, social network, siti specializzati in social reading possono essere un valido supporto in quanto favoriscono l’interazione e la condivisione a distanza della lettura.
A cura di moderatori oculatamente scelti, possibilmente educatori, si svilupperanno diverse tecniche da quelle tratte dalla pedagogia teatrale finalizzato all’interiorizzazione personale del testo e all’espressione di sé, a quelle legate al metodo maieutico-socratico per una pratica filosofica volta alla lettura emotiva del vissuto e a una sua elaborazione consapevole. Il metodo, coessenziale al contenuto scelto, è basato sull’ascolto reciproco; il moderatore avrà cura, pertanto, di far osservare dei tempi e delle modalità per poter permettere un equo coinvolgimento di tutti e una più efficace esperienza di condivisione. La cultura viene così vissuta non come forma salottiera d’incontro, ma come linguaggio espressivo delle sfere intime e dei valori universali. Una cultura chiamata a essere fatta propria dai soggetti e a sua volta reinventata attraverso i vissuti personali e comunitari.
I LUOGHI
Per il raggiungimento dei fini suddetti, i luoghi e i contesti saranno “informali” e variabili. L’informalità renderà più familiare e amichevole la modalità d’incontro, consentendo a giovani e adulti di esprimersi con libertà. La variabilità della sede consentirà sia il coinvolgimento di associazioni ed enti locali in tal modo più visibili al pubblico, sia la riscoperta di luoghi pubblici per essere restituiti alla cittadinanza attraverso una ri-significazione degli stessi. Si tratta di una forma di “democratizzazione” degli spazi pubblici spesso poco curati o soltanto preda di speculazioni commerciali; attraverso un recupero “simbolico” degli stessi, potranno aver luogo processi virtuosi di incontro e di cittadinanza attiva volti alla valorizzazione del bene comune.