Vita Cristiana

Pubblicato il 30 Ottobre 2022 | di Redazione

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La Diocesi di Ragusa, Siracusa e Noto in pellegrinaggio al Santuario

Domenica 9 ottobre 2022 le famiglie delle diocesi della Metropolia di Siracusa, Noto, Ragusa e Siracusa, accompagnate dai loro vescovi, hanno vissuto con gioia il Pellegrinaggio al Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa, organizzato nell’ambito dei due eventi importanti che hanno caratterizzato la conclusione del percorso dell’Anno Famiglia Amoris Laetitia, indetto da Papa Francesco nel marzo 2021 e la celebrazione, in forma multicentrica, nelle diocesi di tutto il mondo, del X Incontro mondiale delle famiglie che si è tenuto a Roma dal 22 al 26 giugno.

Nella nostra diocesi contemporaneamente si erano svolte, a giugno, celebrazioni eucaristiche e momenti di adorazione nelle parrocchie e la festa diocesana delle famiglie.

 

In una splendida giornata di sole le famiglie giunte da vari centri delle tre diocesi si sono raccolte presso la Casa del Pianto, dove, nel 1953, avvenne la lacrimazione presso una giovane famiglia. Le famiglie sono state accolte dall’arcivescovo di Siracusa, mons. Lo Manto, il quale ha rivolto ai presenti parole di benvenuto e brevemente presentato il senso della giornata in una significativa liturgia introduttiva.

Da lì si è mosso il pellegrinaggio guidato ed animato in modo attento ed intenso dai volontari del Santuario con la preghiera del S.Rosario, con riflessioni e canti.

Una volta raccolti in Santuario si è tenuto un momento di riflessione e testimonianza aperto dall’intervento del nostro Vescovo Giuseppe.

 

Egli ha sottolineato che le lacrime della Madonna sono pianto per l’odio che alberga nel cuore degli uomini ma anche per le miserie morali, spirituali, che segnano in maniera drammatica le vite degli uomini, il dramma della disoccupazione, la disgregazione di tante famiglie, la sofferenza, la malattia, le sacche di povertà.

Ha evidenziato che però Maria non rimane mai distante dalle lacrime, dai dolori, dalle sofferenze e il grido dell’umanità non rimane inascoltato.

Anche i santi ci insegnano che le lacrime sono un dono che, oltre a sciogliere la durezza del cuore sono anche una via privilegiata per l’incontro con Dio, verso la misura alta della vita cristiana che è la santità.

Occorre chiedere al Signore il dono delle lacrime, soprattutto le lacrime del cuore cioè la capacità di sapere avere dolore del nostro peccato e saper soffrire quando ci allontaniamo dal Signore.

Il vescovo ha continuato dicendo che noi siamo figli dell’addolorata, di colei che ai piedi della croce piange suo figlio ma nello stesso tempo quelle lacrime sono la nostra salvezza.

La gloria di Maria in Paradiso non è piena fino a quando c’è qualcuno che è lontano dal Signore.

Inoltre  il Vescovo ha sottolineato che lo strumento per rispondere a questo infinito amore di Maria è la recita del S. Rosario auspicando che ridiventi, come nel passato, la preghiera della famiglia per eccellenza.

In conclusione ha rivolto alle famiglie presenti l’augurio che la Vergine Maria sia di casa nelle nostre case.

 

Sono seguite le testimonianze di tre famiglie, una per diocesi.

Una coppia di sposi di Siracusa, in presenza dei loro sette figli, ha testimoniato la fecondità dell’amore nell’apertura alla vita. Una coppia di sposi di Noto ha condiviso l’esperienza di vivere in famiglia la disabilità di uno dei tre figli, venuto a mancare di recente.

Per la nostra diocesi sul tema della “santità senza aureola” sono intervenuti i coniugi Delizia e Nicandro Prete, nuovi direttori dell’Ufficio diocesano per la pastorale della famiglia, con i loro figli.

 

Hanno sottolineato che Papa Francesco ci insegna che, in forza del Sacramento, gli sposi possono rendere visibile, a partire dalle cose semplici, ordinarie, l’amore con cui Cristo ama la sua Chiesa. In questa logica hanno condiviso la loro esperienza di 13 anni di vita coniugale:

“È nella nostra vita ordinaria che lo Spirito Santo, il Quale ha consacrato la nostra unione, ha agito e fatto meraviglie. Abbiamo compreso che non siamo chiamati ad allontanarci dal lavoro, dalle faccende domestiche, dal prenderci cura dei nostri genitori anziani, dall’educare i nostri figli, ma è in essi che passa la piccola via alla santità, fatta di gesti e azioni concrete, che diventa una luce per gli altri. La santità, quindi, passa per le relazioni e la comunione, l’amore ricevuto e donato, la fecondità, l’ospitalità e l’attenzione ai poveri, la preghiera e la liturgia domestica, il perdono, la grazia di ripartire sempre, il coraggio di essere fedeli nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia. La via della Santità abita quindi la banalità delle nostre giornate: esiste una spiritualità del pannolino, esiste una mistica del ferro da stiro, una teologia del mercatino del sabato mattina!”

 

A questa parte molto significativa della mattinata è seguita la solenne celebrazione eucaristica concelebrata dai Vescovi, molto partecipata dai presenti ed animata dalla corale del Santuario.

Alla fine della celebrazione hanno ricevuto la benedizione ai piedi dell’altare tutte le coppie che festeggiavano il loro anniversario di matrimonio. Infine le famiglie hanno recitato l’atto di affidamento a Maria e ricevuto dai vescovi il mandato missionario.

E’ seguito presso i locali del santuario il pranzo a sacco in un bel clima gioioso e familiare.

Subito dopo un altro momento significativo è stato, per le famiglie, la visita del Santuario di S.Lucia al Sepolcro.

Il pellegrinaggio è stato un momento importante di comunione e sinodalità nel cammino delle nostre Chiese, una preziosa opportunità per le nostre famiglie.

 

L’Ufficio di pastorale per la famiglia

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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