Vita Cristiana

Pubblicato il 1 Novembre 2023 | di Redazione

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Con gli occhi fissi all’Immacolata

Lo scorso 19 settembre, 34 pellegrini di Ragusa, provenienti da varie parrocchie, dopo un volo di circa 150 minuti ,si sono trovati davanti alla grotta delle apparizioni della Madonna a Lourdes. Impressionante vedere tanta gente, in fila, girare e toccare con profonda devozione la  roccia interna della grotta in un assoluto silenzio e con profonda compostezza interiore.

La visione più commovente, però, viene dagli ammalati in carrozzella, messi in fila uno dopo l’altro con gli occhi fissi sulla statua marmorea di Maria Immacolata, racchiusa nella piccola incavatura a destra in alto della grotta, circondata dal sempre verde roveto. Gli ammalati non parlano con la bocca; ma i loro occhi esprimono e rivelano i sentimenti più intimi nel segreto dei loro cuori con l’accorata preghiera:“ Maria guariscimi. Son venuto ammalato, seduto in questa carrozzella, fammi tornare a casa con i miei piedi”.

Fino ad oggi, i malati miracolati e guariti nel corpo sono circa 100; ma la maggior parte dei pellegrini  torna a casa con un altro miracolo:la conversione del cuore e promette alla Madonna di ritornare. Il pellegrino che punta i suoi occhi sul volto dell’Immacolata si sente guardato, avvicinato, accarezzato ed amato da Maria.

Il cuore del pellegrino si sente trafitto dall’amore della Madre Celeste, che gli sussurra con voce soave: “Mio Figlio è morto in croce per liberarti dal peccato e dalla morte. Se lo ami sarai santo e risorgerai per la gloria eterna nel regno eterno di Dio Padre”.

Questo è lo scopo del pellegrinaggio a Lourdes, il resto è secondario.

Il gruppo ha partecipato alla messa Internazionale, al flambeau, alla processione ed adorazione eucaristica, alla Via Crucis e ha visitato i luoghi di Bernadetta.

Un altro momento intimo spirituale, per il gruppo ragusano, è stata la partecipazione ad una messa particolare. Un pellegrino eccezionale  del nostro gruppo, è stato il priore dei Carmelitani di Ragusa padre Gianni Iacono, che ha seguito i pellegrini con uno zelo singolare e ha celebrato, solo per noi ragusani,, una messa nella cappella di San Massimiliano Kolbe. Padre Gianni, come atto penitenziale, ha invitato i presenti prima a rinnovare le promesse battesimali per sentirci “Figli di Dio”, poi ha benedetto gli sposi presenti ed infine ha messo in evidenza, da saggio e dotto carmelitano, la consacrazione a Maria e la richiesta di indossare lo Scapolare Mariano. Tutti i presenti si sono consacrati a Maria ed hanno ricevuto lo Scapolare.

Grazie padre Gianni, sei stato un dono di Maria per noi.

Il 23 sera ciascun pellegrino è tornato a casa sua col cuore pieno di Grazia.

Sac. Giovanni Cavalieri

 


Autore

"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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