Pubblicato il 25 Novembre 2024 | di Redazione
0Il rinnovamento spirituale e missionario vera finalità del Cammino Sinodale
Nella splendida cornice della Basilica di S. Paolo fuori le Mura a Roma, dal 15 al 17 novembre 2024, più di mille delegati delle Chiese che sono in Italia si sono riuniti per dialogare sui passi che la Chiesa è chiamata a compiere per rinnovarsi e per annunciare il Vangelo di Cristo in modo coraggioso, aperto e dialogante in questo nostro tempo, segnato da profondi cambiamenti.
I partecipanti alla prima Assemblea Sinodale delle diocesi italiane si sono confrontati lavorando su 17 schede tematiche, che raccoglievano le istanze degli ultimi tre anni del Cammino Sinodale, rilanciandole in chiave operativa.
Il cambiamento d’epoca che stiamo vivendo ci fa prendere atto che «non siamo più in un regime di cristianità, perché la fede non costituisce più il presupposto ovvio del vivere comune, anzi spesso viene perfino negata, derisa, emarginata e ridicolizzata» (papa Francesco, discorso alla Curia romana, 21 dicembre 2019). La comunità cristiana deve prendere atto con realismo di questa situazione, superando gli atteggiamenti nostalgici e la condanna del mondo, e, in ascolto dello Spirito Santo, «agire in modo creativo e generativo in questo tempo», superando l’immobilismo, l’individualismo e la lettura negativa della realtà.
In questi anni di discernimento sinodale sono stati rilevati tanti “germogli del Regno” e “tracce evangeliche”, anche in terreni apparentemente aridi, tanto bene presente nel cuore e nella vita della gente, che costituiscono un’opportunità per l’opera missionaria della Chiesa. La missione porta a essere vicini a quanti sono alla ricerca di Dio o di un senso nella vita, a coloro che vivono gioie e sofferenze, scelte e passaggi importanti nella loro vita, relazioni ferite e anche risanate, a scoprire e valorizzare il bene lì dove è presente, anche fuori dal perimetro ecclesiale. I discepoli di Cristo con lo stile della prossimità e della “differenza cristiana”, ispirata alle Beatitudini evangeliche, sono chiamati alla testimonianza cristiana, ossia a dire con la propria esistenza che Cristo è il Signore, a farsi compagni di strada degli uomini di oggi, a rinnovare il modo di entrare in relazione con le persone e ad avere uno sguardo positivo sui fenomeni sociali.
Il Popolo di Dio con il suo senso della fede, nei tre anni del Cammino Sinodale, ha percepito che lo Spirito Santo «sta suggerendo uno stile diverso dell’essere Chiese in Italia nel nostro tempo e tra la nostra gente» (Lineamenti). È tempo di riforma della Chiesa, ossia, è tempo per la Chiesa di recuperare una forma più evangelica. Negli anni del Cammino Sinodale sono emerse tre dimensioni della riforma: comunitaria, personale e strutturale. «la prima coinvolge direttamente le dinamiche comunitarie, favorendo prassi pastorali rinnovate nei linguaggi e nei contenuti, generative di cultura intesa come spazio di dialogo tra rivelazione cristiana e vissuti contemporanei. La seconda ruota attorno al decisivo tema della formazione alla fede e alla vita, che nutre la conversione personale e abilita i battezzati alla testimonianza e al servizio nella comunità civile ed ecclesiale. La terza fa leva sulla corresponsabilità, come stile e criterio di verifica delle strutture ecclesiali: ministeriali, organizzative, partecipative, materiali» (Lineamenti).
Su queste tre grandi istanze riformatrici, durante l’Assemblea Sinodale, è stato attivato un interessante confronto in cento tavoli tematici, che hanno messo insieme vescovi, preti, religiosi e religiose, laici e laiche, per discutere, migliorare o precisare le diverse traiettorie e le relative proposte contenute nei Lineamenti per la prima Assemblea Sinodale, che hanno recepito quanto è emerso nell’ultimo triennio del cammino Sinodale.
Le proposte che sono emerse saranno raccolte dello Strumento di lavoro, che verrà consegnato alle Chiese che sono in Italia per un ulteriore discernimento. In quest’ultima Fase del Cammino Sinodale, chiamata Profetica, le proposte contenute nello Strumento di lavoro andranno «soppesate, limate, ampliate e specificate», per essere successivamente consegnate alla seconda Assemblea Sinodale, che si svolgerà a Roma dal 31 marzo a 4 aprile 2025.
Nella nostra Diocesi, nei primi due mesi del 2025, i consigli e gli organi di partecipazione diocesani e parrocchiali saranno chiamati a contribuire al comune discernimento, per orientare le scelte pastorali della nostra Chiesa locale e delle Chiese sorelle che sono in Italia, al fine di testimoniare con più forza e convinzione la speranza di Cristo Risorto.
Sebastiano Roberto Asta
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“La missione nello stile della prossimità”
vive la logica della profondità
più che la logica dell’estensione,
la cura della qualità
più che la smania della quantità,
il desiderio della relazione
più che il rigore dell’organizzazione.
(Lineamenti per la prima Assemblea Sinodale)