L’esortazione del Msac rivolta a tutti «Respira libertà, ma usa la mascherina»
Il 27 ottobre il Msac Ragusa ha organizzato un evento online aperto a tutti, per sensibilizzare quante più persone in questo periodo così delicato. L’incontro, intitolato “Respira questa libertà, ma metti mascherina”, ha avuto come ospiti: il dottor Angelo Aliquò, direttore generale dell’Asp di Ragusa; il dottore Raffaele Elia, direttore sanitario dell’Asp e la professoressa Cinzia Arena, in qualità di mediatrice.
I quesiti formulati da studenti, insegnanti e genitori hanno avuto un riscontro positivo che ha dato vita ad un ampio dialogo.
Il dottor Aliquò ha spiegato che la trasmissione del virus avviene per via aerea. La molecola infetta viene trasportata dal droplet (insieme di goccioline respiratorie) che penetra nelle vie respiratorie con un periodo di incubazione di circa 8 giorni. Successivamente i sintomi, come febbre superiore ai 37.5º C, cefalea, rinorrea e anosmia, si presentano solitamente solo nel 5% dei casi positivi, quindi sintomatici. Individui che non presentano alcun sintomo (95%) ma che sono comunque positivi al virus, rappresentano un grave pericolo poiché in grado di infettare individui anziani, diabetici, con scompensi cardiaci e/o polmonari, considerati “soggetti fragili”. Ha continuato dicendo che oltre all’utilizzo dell’app Immuni, le norme fondamentali per impedire il contagio sono l’utilizzo della mascherina e il mantenimento del distanziamento sociale (almeno un metro e mezzo o due metri).
Il dottore Raffaele Elia ha chiarito la differenza dei due tipi di test (rapido e molecolare) e di due tipi di diagnosi. Nel caso della diagnosi di primo livello i sintomi caratteristici sono presenti nel soggetto che può notare la presenza di un’eventuale tipologia di immunoglobulina G, nel secondo caso si può notare la parte delle proteine che sono presenti nella superficie del virus. Per quanto riguarda le ripercussioni nei soggetti positivi, gli unici sintomi che potranno presentarsi in futuro sono sinusite, cefalee e varie infezioni alle aree respiratorie che, col tempo, andranno scemando.
I neonati invece, a causa dei pochi dati statistici, non possono essere considerati a rischio contagio.
L’incontro è stato registrato e pubblicato nelle pagine Facebook e Instagram del Msac Ragusa (Movimento Studenti di Azione Cattolica).
A tal proposito, il Msac un’associazione studentesca riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, che nasce dagli studenti di AC per creare una rete di relazione tra tutti gli studenti e le studentesse delle diverse scuole superiori, per confrontarsi, crescere e migliorare insieme la scuola.
Giulia Arangio Febbo