Società

Pubblicato il 2 Ottobre 2023 | di Redazione

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109° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato

In occasione della 109° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato l’Ufficio per la pastorale delle Migrazioni, la Caritas diocesana, il Centro Diocesano Missionario e l’Ufficio per i Problemi Sociali e del Lavoro della Diocesi di Ragusa, hanno promosso un incontro di approfondimento sul Messaggio del Papa “Liberi di Partire, Liberi di Restare”, che si è svolto giorno 28 settembre a Vittoria, presso la Sala delle Capriate “Gianni Molè”. All’incontro sono intervenuti S.E.R. Mons. G. La Placa, Vescovo di Ragusa, e don Stefano Nastasi, rettore del seminario arcivescovile di Agrigento e parroco di Lampedusa dal 2007 al 2013. Era presente il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello.

Nel messaggio il papa rileva come la decisione di migrare spesso sia legata, non ad una scelta libera e consapevole, bensì alla necessità di sfuggire a situazioni di sofferenza e drammaticità. È per questo, dunque, che la questione non può che riguardare ed interpellare tutta la comunità internazionale che, coesa, ha la responsabilità di elaborare piani, interventi e strategie strutturali e di sistema per gestire il fenomeno e garantire a tutti, nessuno escluso, di essere riconosciuto nella propria dignità di essere umano.

L’intervento di don Stefano, commentando le parole del papa, ha posto l’accento su come noi tutti siamo chiamati ad operare una scelta: possiamo restare indifferenti, o chiusi ed arroccati nei nostri schemi e nelle nostre sicurezze, oppure possiamo impegnarci ad ascoltare, incontrare, seminare speranza, tendere la mano a chi vive in situazioni di difficoltà.

Don Stefano, durante il proprio intervento, ha raccontato la propria esperienza di servizio a Lampedusa, valorizzando come vivere in quel luogo di frontiera, ascoltare le storie, farsi toccare dalla fragilità e dalla drammaticità di vissuti diversi, aprirsi all’incontro, lo abbia aiutato a rafforzare la consapevolezza che nell’altro risiede sempre un fratello o una sorella, nei quali si manifesta il volto di Dio, e che le divisioni, le barriere, i tentativi di separazione non sono altro che meccanismi e dinamiche ingannevoli, perché non esiste differenza, condizione o caratteristica personale in grado di superare ciò che ci unisce.

Ecco allora che “accogliere” è una chiamata, ed “integrare” è una sfida, che abbiamo il dovere di affrontare, come uomini e donne, cittadini e cittadine. Gli ostacoli sono molteplici ma siamo chiamati ad esercitare uno “stile”, quello dell’incontro, dell’ascolto, del confronto e della condivisione, per costruire ponti e abbattere muri, ed immaginare soluzioni creative e condivise, in grado di garantire dignità, seminare pace e portare speranza.

 

 


Autore

"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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