Società

Pubblicato il 23 Ottobre 2023 | di Redazione

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Giustizia e Pace con nuovi stili di vita

L’Ufficio per i Problemi Sociali ed il Lavoro della Diocesi di Ragusa, anche quest’anno, si è impegnato a celebrare la Giornata diocesana per la Custodia del Creato, giunta alla XI edizione. L’intento è stato dare rilievo al messaggio che Papa Francesco ha rivolto per la Giornata nazionale: “Che scorrano la Giustizia e la Pace” per sensibilizzare e sollecitare alla cura della nostra madre terra.

In tal senso l’esortazione apostolica “Laudate Deum” di Papa Francesco ci invita ancora una volta a compiere un esercizio di coscienza e di consapevolezza sulla terribile situazione che, da un punto di vista climatico ed ambientale, investe il nostro mondo. Il Papa sottolinea come «si tratta di un problema sociale globale che è intimamente legato alla dignità della vita umana» (cfr “Laudate Deum”, n.3). Quello climatico è un problema sociale perché la cura per l’altro e la cura per la terra sono intimamente legate. Se l’invito del Papa è volto a riconoscere che «noi tutti esseri dell’universo siamo uniti da legami invisibili e formiamo una sorta di famiglia universale, una comunione sublime che ci spinge ad un rispetto sacro, amorevole ed umile» (cfr. “Laudato Sì”, n. 89), il messaggio e l’impegno che l’ufficio intende diffondere sono la consapevolezza dei danni che hanno devastato il nostro pianeta, ma anche il rispetto e la cura che partono dal basso e possono avere importanti ricadute sui processi di sviluppo globale. Concetti condivisi dagli enti e dalle associazioni promotrici dell’incontro: il Comune di Acate, l’associazione “Plastic Free”, il progetto “Trasformare la Fascia Trasformata”, il circolo “Laudato Sì“ di Vittoria, la Fondazione “Sorella Natura”.

Ha iniziato la Giornata celebrando santa messa, il nostro vescovo, monsignor Giuseppe La Placa, che ha evidenziato la fondamentale incidenza delle questioni ambientali nei confronti del Creato e l’urgenza di sensibilizzare e coinvolgere tutti verso un cambiamento degli stili di vita, in quanto è attraverso il Creato che Dio si manifesta e la relazione con Lui implica anche il rispetto della natura degli animali e dell’ambiente.

A seguire i saluti del sindaco di Acate, l’introduzione del direttore dell’Ufficio per i Problemi Sociali ed il Lavoro, Renato Meli, che ha ribadito il senso e l’importanza del ritrovarsi insieme come Comunità sociale, riguardo alle questioni sociali per fare fronte comune con senso di responsabilità, impegno e operosità. Tutti rivestono un ruolo fondamentale nello stimolare ed indirizzare le decisioni della politica, a tutti i livelli, ed è per questo che tutti abbiamo il dovere di interessarci, informarci, stimolare e pungolare, se necessario, i decisori politici, in piena applicazione del principio di sussidiarietà.

L’incontro è proseguito con le testimonianze di alcuni rappresentanti di associazioni che hanno aderito all’iniziativa, tra cui Alessia Gambuzza, referente area ambientale per il Progetto “Trasformare la Fascia Trasformata – TFT”. Il progetto sostenuto dalla Fondazione Con il Sud, ha la finalità di compiere azioni pilota volte a convertire le modalità di produzione e gli stili di vita dei cittadini e delle aziende agricole che operano nella fascia trasformata. L’area è devastata da un profondo degrado ambientale dovuto al mancato o errato smaltimento dei rifiuti plastici e dei fitosanitari utilizzati delle imprese agricole. Il progetto svolge azioni di accompagnamento ad un cambiamento degli stili di vita (differenziata, riciclo ecc.) dei residenti e delle aziende, di coinvolgimento degli enti locali, delle associazioni di imprese e della società civile, attraverso la creazione della Rete Aperta anti Degrado Ambientale Ragusa “Radar” e la costituzione di Osservatori comunali per l’economia circolare e la riduzione dei rifiuti.

È dunque intervenuto Graziano Accetta, responsabile provinciale di “Plastic Free odv onlus”, nata come, racconta Accetta, nel 2019 con lo scopo di informare e sensibilizzare più persone possibili sulla pericolosità dell’inquinamento da plastica. In pochi anni l’associazione è cresciuta molto, raggiungendo milioni di utenti e con più di 1000 referenti in tutta Italia, trasformandosi così, da realtà esclusivamente digitale, nella più importante associazione impegnata su questa tematica. Tra le attività sul campo, attraverso diversi progetti, appuntamenti di clean up, salvataggio delle tartarughe marine, sensibilizzazione nelle scuole ecc. «Il nostro scopo è di liberare il pianeta dalle tonnellate di plastica che devastano i nostri mari, i nostri fiumi, i nostri ecosistemi e la nostra salute. Siamo una realtà indipendente, crediamo che l’impegno concreto delle persone, delle realtà imprenditoriali e delle istituzioni, giorno dopo giorno, sia fondamentale per raggiungere il nostro obiettivo».

Ha preso dunque la parola Umberto Virgadaula, referente per il Circolo “Laudato Sì” di Vittoria, il quale ha raccontato delle iniziative messe in campo nella città ipparina per il “Tempo del Creato”, ed in particolare: l’inaugurazione del “Parco dei Nuovi Nati”, evento promosso dalla fraternità locale dell’Ordine Francescano Secolare in collaborazione con il Comune, che ha reso disponibile un’area riservata per la realizzazione del progetto ”Un albero per ogni Bambino”, e l’iniziativa “Coloriamo i nostri Balconi”, promossa dal circolo “Laudato sì” con l’intento di coinvolgere e sensibilizzare cittadini, associazioni e aziende a sviluppare forme di cura e di decoro dell’arredo urbano.

Subito dopo il momento di confronto, la giornata è proseguita con un’attività semplice, ma significativa e di grande impatto, quale la pulitura collettiva della spiaggia di Marina di Acate, spesso deposito di rifiuti e scarti. Lo scopo dell’azione è stato sensibilizzare tutti i partecipanti e non, a modificare radicalmente i propri stili di vita per abbracciare un modo rinnovato di vivere e abitare il Creato. All’azione di raccolta hanno partecipato anche molti ragazzi di origine straniera, a far intendere che il territorio è bene comune di tutti e tutti abbiamo il dovere e la responsabilità di custodirlo e prendercene cura. Condividere, dunque, questo momento ha evidenziato quanto la solidarietà e la tutela dei beni comuni possano diventare strumenti di integrazione e di superamento di divari e ostacoli culturali e quanto possa essere significativo ed efficace lo sforzo individuale affrontato insieme, comunitariamente. Ripartire da se stessi, riscoprire la relazione che lega le persone, la comunità e la natura e poi provare a coinvolgere, dando il buon esempio ai nostri prossimi e anche a tutti gli altri, dà una prospettiva di cambiamento. Ancora il papa al n. 70 della “Laudate Deum” ci ricorda come «non ci sono cambiamenti duraturi senza cambiamenti culturali, senza una maturazione del modo di vivere e delle convinzioni sociali e non ci sono cambiamenti culturali senza cambiamenti nelle persone».

L’incontro si è concluso, infine, con la condivisione del pranzo. La giornata è stata espressione di un momento vissuto in semplicità e fraternità rendendo evidente la gioia dello stare insieme per la realizzazione di un obiettivo comune e condiviso.


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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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